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RÜDERART
CAMPAGNA AMBIENTALE CONTRO IL LITTERING
La spazzatura invade le opere d'arte! La campagna di sensibilizzazione ambientale realizzata dai ragazzi, dove l'arte incontra l'ecologia. Da Botticelli a Magritte, Rüderart gioca con l'arte sui temi della sostenibilità ambientale per la tutela e il rilancio del territorio e invita i giovani studenti a immaginare le opere che prenderanno vita nel reale e nel virtuale attraverso una campagna di affissioni e i social.
Autori: Federico Mazza, Stefano De Felici
Produzione: Lampo TV e Koinè per Comunità Montana Valli del Verbano ed Econord

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE FATTA DAI RAGAZZI
Le opere prodotte con i ragazzi delle scuole, durante i laboratori tenuti da Koinè, saranno utilizzate per sensibilizzare la popolazione locale con AFFISSIONI SUL TERRITORIO, CARTOLINE PROMOZIONALI e una CAMPAGNA sui SOCIAL, con la collaborazione dei Comuni dell'Alto Verbano, Econord e di tutti gli Enti coinvolti. Il nome della campagna di sensibilizzazione RÜDERART deriva dal termine “rüdera”, espressione che giunge a noi dal retaggio latino dei romani e indica l’immondezzaio o il letamaio: a quei tempi non esisteva la raccolta differenziata (allora non necessaria in quanto si buttava via ben poco) ma una larga buca in fondo al cortile fungeva da discarica temporanea. Il termine rüdera è diffuso in una vasta area che va dalla Svizzera meridionale all’Emilia, dove la spazzatura si chiama più sbrigativamente rüd, senza distinzioni di origine o destinazione. La pattumiera di casa si chiama tuttora, nelle famiglie dalla memoria lunga, portarüd. E alcuni dialettofoni superstiti ancora oggi chiamano lo spazzino rüdin.
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